Nicosia

L’origine antica di Nicosia è incerta; EngioErbita e Imachara sono le tre città dell’antichità con cui gli storici hanno cercato di identificare Nicosia, ma non esistono prove certe.Sotto la dominazione degli Arabi, Nicosia venne chiamata Niqusìn e fece parte di un sistema di città fortificate. Dopo la conquista da parte dei Normanni, durante il processo di latinizzazione della Sicilia, Nicosia venne ripopolata da una colonia di lombardi (in realtà nella maggioranza piemontesi provenienti dai territori Aleramici). Con l’arrivo dei lombardi, i quali si stanziarono nella parte alta del borgo nel quartiere di Santa Maria perché aveva come chiesa di riferimento Santa Maria Maggiore di rito latino, la popolazione greco-bizantina si spostò nella parte più bassa fondando un nuovo quartiere che gravitava intorno alla chiesa di rito greco di San Nicolò (o San Nicola), detta San Nicolò del Piano.

Durante la dominazione degli Spagnoli, ricevette nel 1535 la visita dell’imperatore Carlo V d’Asburgo. Gli artigiani del luogo, in tale occasione, realizzarono un apposito piccolo trono, che viene tuttora conservato nella Basilica di S. Maria Maggiore e che è appunto ricordato come sedia di Carlo V. Nel 1700 a Nicosia si contavano 24 Baroni, due Marchesi, un Conte e più di 260 famiglie nobili. Essendo città demaniale c’era un gran numero di chiese ed istituti religiosi: agli inizi del ‘700 si contavano 84 chiese, sei conventi e quattro monasteri.
Sotto i Borbone nel 1817 Nicosia divenne sede vescovile (prima dipendeva dall’arcidiocesi di Messina), con l’erezione a cattedrale della Chiesa di San Nicolò. Sotto Vittorio Emanuele II di Savoia, Nicosia divenne capoluogo di circondario e tale rimase fino al 1927, quando passò dalla provincia di Catania alla nuova provincia di Enna.

(da Wikipedia)