Troina

La fondazione di Troina risalirebbe all’epoca ellenista della Sicilia, precisamente al 401 a.C., sotto il nome di Engyon da parte dei Cretesi. L’identificazione tra l’antica Engyon e l’odierna Troina, non è certa, ma si basa sulle testimonianze di storici antichi come Diodoro Siculo e Plutarco, alle quali gli studiosi danno credito.Lo scrittore romano Cicerone identifica l’odierna Troina con l’antico villaggio greco denominato Imachera. Il medesimo, nelle sue Verrine la descrive come una città florida, capace di un contributo di ventimila sesterzi, frumentaria, e la indica come città decumana. In epoca romana, il villaggio di Imachera, subì saccheggi e devastazioni ordinati da Gaio Licinio Verre, propretore della Sicilia. Dopo il crollo dell’Impero romano d’Occidente del 476, il villaggio fu devastato e distrutto dalle scorrerie dei Barbari.

Nel 535 la Sicilia fu annessa all’Impero bizantino, a seguito della battaglia vinta dai Bizantini sui Goti. Nella zona in cui sorgeva l’antica Imachera, il sito fu rifondato, e probabilmente fu in quell’epoca che comparve il toponimo Troina, poiché venne inizialmente denominato Drajna, poi successivamente corrotto in Dragina e Tragina. I Bizantini la colonizzarono, vi dominarono a lungo, e nella città introdussero il monachesimo orientale.

A partire dall’827, in Sicilia incominciarono le prime scorrerie degli Arabi, e Troina cadde in mano saracena nell’866 per opera delle truppe comandate dall’emiro Muhammad ibn Khafaja.

Nel 1061, in Sicilia giunsero i Normanni guidati da Ruggero d’Altavilla, che in quell’anno sbarcarono a Messina. I Normanni, con una forza di 300 cavalieri arrivarono a Troina nel 1062, e grazie anche al decisivo supporto della popolazione locale cacciarono gli occupanti saraceni. I troinesi, pur avendo appoggiato i Normanni nella cacciata degli Arabi dalla loro città, guidati da un certo Porino e irritati dall’insolenza dei loro soldati, in assenza del Gran Conte Ruggero che si trovava in battaglia a Nicosia, si sollevarono contro costoro, e lo stesso Ruggero fece subito ritorno in città e ne sedò la rivolta. Lo scontro fra troinesi e Normanni durò quattro mesi, e i capi della ribellione, tra cui lo stesso Porino, furono catturati e impiccati.

Il Gran Conte Ruggero, che fallì l’assedio di Castrogiovanni, si riposò a Troina che elesse a sua dimora e la proclamò prima capitale della Sicilia liberata. Nel 1063, Troina e Cerami furono attaccate dai Saraceni, che avevano un’armata di 35 mila tra fanti e soldati, e furono respinti. La dominazione normanna fu tra le più importanti e significative della storia di Troina, che assistette così alla sua rinascita. In città la prima costruzione di luogo di culto cattolico dopo la riconquista e della prima cattedrale normanna di Sicilia fatta costruire dal Gran Conte Ruggero nel 1078, dedicata alla Vergine.

Città florida fino al periodo svevo, il centro di Troina conobbe una fase di declino politico ed economico sotto il dominio angioino. Gli Angioini furono cacciati dall’isola da parte degli Aragonesi, che stabilirono il loro dominio su di essa nel 1282, dopo aver costoro vinto nella Guerra del Vespro, e il re Federico III di Sicilia nel 1296 vendette Troina al nobile catalano Matteo di Alagona. 

(da Wikipedia)